La Federación Anarquista Ibérica (FAI) nel 2013 ha diffuso un proprio comunicato contro l’intervento imperialista imminente in Siria. Oggi vediamo come questo paese sia immerso in una guerra civile senza quartiere a tre bande. In questo campo, ancora una volta si affrontano gli interessi imperialisti delle potenze occidentali, dell’Arabia Saudita e della Russia. In mezzo rimane la popolazione che, terrorizzata dalla miseria della guerra, fugge come si può in cerca di una vita migliore.
E non sono soli; l’intervento imperialista contro il dittatore libico Gheddafi, lanciato dalla UE e dagli USA, lungi dal porre fine al terrore dittatoriale, ha lasciato la popolazione libica nella miseria più nera, in un’altra guerra civile combattuta tra diverse bande. Di conseguenza, ulteriori drammi migratori verso l’Europa senza precedenti.
La povertà, la miseria e la guerra in cui gli europei mantengono impantanate le loro antiche colonie in Africa centrale e meridionale, hanno la conseguenza che ogni anno migliaia di persone cercano di attraversare lo Stretto di Gibilterra. Così, l’Europa che vanta la caduta del muro di Berlino, la libertà di movimento e di integrazione, costruisce muri contro l’immigrazione dal Nord Africa (Ceuta e Melilla), o ai confini dell’Ungheria e della Grecia, ecc, e sfrattata i campi dei migranti che da Calais cercano di arrivare in Gran Bretagna. Al di fuori dell’Europa, altri muri, come quello sul confine tra Stati Uniti e Messico o quello israelo-palestinese, dividono il mondo nel paradosso che per nutrire l’Occidente, la Russia e la Cina devono mantenere nella miseria il Sud e l’Oriente.
La lotta per interessi economici, energetici e di armi mantiene il mondo sulle spine di una politica internazionale di guerra totale che garantisce il sostentamento delle società post-industriali, al prezzo di costringere alla miseria intere popolazioni, con l’aiuto della religione, del fanatismo, del nazionalismo, della paura e della fame.
Difronte al caos che l’Europa e gli Stati Uniti stanno creando in Medio Oriente, salutiamo le lotte della popolazione curda, per un lato perché promuovono l’emancipazione attraverso il modello federalista e l’auto-gestione, e in secondo luogo la durezza della lotta, per il dover difendersi tagli dagli attacchi di uno stato come la Turchia, quanto da uno come l’ISIS.
Contra la guerra, solidaridad entre los pueblos
Ni guerra entre pueblos, ni paz entre clases
Federación Anarquista Ibérica (FAI)